LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Vincenzo Lauria
da ’Alberi Improbabili’

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

In mar del mai


Cosa siamo
nel “mai più essere”
perduti?
Sono le risposte
che non si dicono le nostri fronti
saranno i pensieri
chiusi in bocca
a raccontarci per dimenticanza
le bugie che mai affioreranno
fori
fiori
ai nostri occhi.
Accendersi di luci
e mi spengo
e ad una ad una
le candele rose,
come non fossimo stati
che odori senza la notte
uno senza l’altro
nel mai più

insieme.

 Vincenzo Lauria - 17/09/2018 13:12:00 [ leggi altri commenti di Vincenzo Lauria » ]

Grazie Cristina del commento e dell’apprezzamento, ritrovo molte delle sfaccettature che delinei tra le possibili chiavi di lettura del testo. Vincenzo

 cristina bizzarri - 09/09/2018 00:49:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Sfiora la mancanza e si affaccia su un vuoto che è mistero. Qui, la cifra mi sembra un senso di abbandono che spazia dai rapporti umani e terreni al sospetto di qualcosa/qualcuno che (ci) è celato. E il sentimento di questa mancanza o assenza si trasforma in lirica. Così la sento. Molto bella.

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.